Cursore Stelline

domenica 11 giugno 2017

Uno Sguardo Rubato




Mi guardi di sfuggita senza riconoscermi. Tanto sono dunque cambiato?
Involontariamente mi si stringe il cuore.
Salgo in macchina e resto a osservarti.
Il tempo è stato benevolo con te,
risparmiando alla tua pelle chiara,
ancora senza le prime rughe.







Il tuo corpo morbido è ancora attraente
e il mio sguardo scivola involontariamente sui tuoi seni pieni,
sul ventre piatto e i fianchi rotondi,
e mi coglie impreparato il ricordo delle mie mani che ti accarezzavano,
delle mie labbra che scivolavano lente sulla tua pelle di seta,
gustandone il sapore.
Sei perfino più carina, oggi,
quasi bella nella tua femminilità ora consapevole.







Sei sempre più vicina ormai, posso guardare i tuoi occhi belli.
Occhi grandi espressivi che conservano dentro la scintilla
di quel fuoco che un tempo ardeva solo per me. Mi chiedo quanti uomini hai amato, e se mai hai pensato a me, in tutti questi anni.
Mi chiedo quale sia stata la tua vita dopo di me.
Se sia stata felice o no.




Qualcuno fa il tuo nome alle tue spalle e tu ti giri.
Sorridi e il tuo sorriso sembra illuminare la strada.
I tuoi denti bianchi fanno capolino fra le labbra carnose,
labbra che ancora promettono baci.
I baci dei quali io non riesco a ricordare il gusto.


domenica 5 giugno 2016

Lei Chi Era





Era l'angolo di paradiso nell'inferno...
il raggio di sole che penetra l'oscurità...






era il colore che mancava nel mio arcobaleno...
quell'arcobaleno che adesso ha perso tutti i colori...
in fondo lei era solo la mia amica...
la mia compagna... la mia amante...
unica, superba... impareggiabile...
le menti ed i corpi che si univano in un solo cuore...
i battiti che andavano all'unisono...
i respiri che si intrecciavano...






ed il suo sapore che andava gustato come
un bimbo assapora la goccia di gelato che scende sul cono...
avido... frenetico... ansioso...
con la paura di poter perdere anche un solo istante di sapore...
Vale veramente la pena pensarla ancora?
in fondo non era poi tanto...
era solo la mia vita.

 

mercoledì 1 giugno 2016

Riflessione d' amore




Vorrei essere ancora nei tuoi pensieri,
ma c'è qualcosa che ci divide.
Mi sono rassegnato ormai, prima non volevo accettarlo.





Eppure adesso non ho più parole,
quelle parole che prima erano poesie,
come il mio diario dedicato a te
che ora non riesco più nemmeno a leggere
perchè mi farebbe soffrire.
Soffrirei perchè li c'è la nostra storia,
la storia del passato ormai finita,
anche se ti amavo ancora.
Il ricordo di te non voglio che
siano solo pagine di carta invecchiate dal tempo,
ma che rimanga per sempre nel mio cuore,
in un angolo nascosto.





Io sapevo, ma ho voluto fidarmi di te
ancora una volta,
della persona di cui io m' innamorai
e che ora non prova nulla per me.
Dimenticarmi di te sarà impossibile
perchè impossibile è dimenticare chi si ama.

 

lunedì 6 luglio 2015

Tempo



Si dice che il tempo metta a posto ogni cosa. Credo sia vero.
Ci vuole tempo per capire e accettare il cambiamento,
lasciare che questo ci trasporti verso nuove sponde senza opporre resistenza.
Come ci vuole tempo per imparare ad affrontare tutte le conseguenze del caso.
Non passi più per questa strada.
Mi hanno detto che hai cambiato casa.





E' strano ritornare ogni mattina in questo bar e sapere che non incontrerò i tuoi occhi.
Mi ritrovo a fissare la via, come se mi aspettassi di vederti.
So che non sarà così.
Mi rattristo, perché a poco a poco sei diventata parte
di quelle intime gioie che rendono speciali i nostri giorni.
Non ho idea di quando ti rivedrò, ma so che succederà,
su questo non ho dubbi. Aspetto.
E' dura, ogni giorno sempre di più,
ma in quest'attesa ho imparato ad accettare la tua presenza nella mia vita
e il fatto che non posso più farne a meno.



Può apparire ridicolo dopo tutto questo tempo,
ma il coraggio è un'attitudine che non sempre troviamo innata in noi:
bisogna impararla come tutte le cose importanti della vita.
E io, oggi, credo finalmente di averla fatta mia.
Sì, ho deciso, la prossima volta ti raggiungerò,
ti saluterò e ti regalerò quel sorriso che da così tanto tempo il mio cuore desidera donarti.
E tutto apparirà come se fosse successo in un attimo.



 

domenica 10 agosto 2014

Il Miraggio


Piccole storie per l'anima
Il miraggio

Un uomo si era perso nel deserto.
Esaurita la scorta di viveri e di acqua,
si trascinava penosamente sulle ghiaie roventi.
Improvvisamente vide davanti a sé delle palme e udì un gorgoglio d'acqua.
Ancora più sconfortato pensò: "Questo è un miraggio.       
La mia fantasia mi proietta davanti i desideri profondi del mio subconscio.




       Senza più speranza, vaneggiando, si abbandonò esanime al suolo.
Poco tempo dopo, lo trovarono due beduini. Il poveretto era ormai morto.
"Ci capisci qualcosa?", disse il primo. "Così vicino all'oasi,
con l'acqua a due passi e i datteri che quasi gli cadevano in bocca!
Com'è possibile?".
Scuotendo il capo, l'altro disse: "Era un uomo moderno".

domenica 22 dicembre 2013

Ripensandoci


Sto ripensando a tutto quello che è successo tra noi durante questi mesi.
O forse sarebbe meglio dire a tutto ciò che non è successo.

Sono seduto allo stesso tavolino del bar,
con il mio solito block-notes davanti e la stessa penna tra le mani,
stessa ora in cui tu solitamente passavi per la strada per andare al lavoro.
Certe abitudini sono difficili da cambiare.
E tutto ciò che tenta di modificarle diventa una minaccia ai nostri occhi.
C'è stato un tempo in cui tu rappresentavi questa minaccia.
Forse lo siamo stati l'uno per l'altra.
Un passo avanti, due indietro.





Combattuti tra il desiderio di scoprire il nuovo e la volontà
di rimanere ancorati alle nostre piccole certezze.
So di essere letteralmente scappato
quando quella mattina sei entrata nel bar e mi hai sorriso.
Avevo cercato quel sorriso per giorni, settimane,
e quando è apparso sulle tue labbra, credevo di non volerlo più.


Ho distolto freddamente lo sguardo,
ho raccolto le mie cose e me ne sono andato.
Una parte di me stava urlando di rimanere e ricambiare quel piccolo gesto.
Non ci sono riuscito.
Me ne pento, ma non troppo.
Se lo avessi fatto, adesso mi rendo conto, avrei rovinato molto altro.

domenica 16 giugno 2013

Sono passati tre mesi



Sono passati tre mesi dall'ultima volta che ci siamo incontrati.
La scorsa settimana ti ho visto in lontananza, stavi camminando con un amica.
All'improvviso ti sei girata e ti sei accorta di me.
Mi hai guardato per un breve istante, sorpresa,
e poi gli alberi del viale si sono intromessi tra di noi.




Così come sei apparsa, sei sparita.
Avrei voluto sorriderti, raggiungerti, salutarti:
sono semplicemente rimasto immobile.
Non per paura, al contrario. Sono stato bene.
Ero felice.
Non mi capitava da secoli,
anzi, forse non sono mai stato così bene in tutta la mia vita come in quel momento.