Cursore Stelline

domenica 11 giugno 2017

Uno Sguardo Rubato




Mi guardi di sfuggita senza riconoscermi. Tanto sono dunque cambiato?
Involontariamente mi si stringe il cuore.
Salgo in macchina e resto a osservarti.
Il tempo è stato benevolo con te,
risparmiando alla tua pelle chiara,
ancora senza le prime rughe.







Il tuo corpo morbido è ancora attraente
e il mio sguardo scivola involontariamente sui tuoi seni pieni,
sul ventre piatto e i fianchi rotondi,
e mi coglie impreparato il ricordo delle mie mani che ti accarezzavano,
delle mie labbra che scivolavano lente sulla tua pelle di seta,
gustandone il sapore.
Sei perfino più carina, oggi,
quasi bella nella tua femminilità ora consapevole.







Sei sempre più vicina ormai, posso guardare i tuoi occhi belli.
Occhi grandi espressivi che conservano dentro la scintilla
di quel fuoco che un tempo ardeva solo per me. Mi chiedo quanti uomini hai amato, e se mai hai pensato a me, in tutti questi anni.
Mi chiedo quale sia stata la tua vita dopo di me.
Se sia stata felice o no.




Qualcuno fa il tuo nome alle tue spalle e tu ti giri.
Sorridi e il tuo sorriso sembra illuminare la strada.
I tuoi denti bianchi fanno capolino fra le labbra carnose,
labbra che ancora promettono baci.
I baci dei quali io non riesco a ricordare il gusto.


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